Allontanarsi dalla linea gialla, arriva Honkai Star Rail
O di come Hoyoverse stia gacha-izzando le console e il mercato mainstream
Questa è la settimana dell’uscita di un altro mostro sacro dei Gacha: Honkai Star Rail prodotto da Hoyoverse, creatori di Genshin Impact e Honkai Impact, futuri sviluppatori di Zenless Zone Zero, supremi signori del guadagno e detentori dello spirito anime. Non sono io a decidere questi titoli, bensì lo fa il pubblico che con Honkai Star Rail ha deciso di dare i numeri facendo raggiungere al prossimo RPG ben 11 milioni di pre-registrazioni (ho dovuto cambiare perfino mentre scrivevo il testo, era 10 milioni prima). 11 milioni, cifre che ogni gacha si può sognare.
Dov’è il fattore di grande differenza rispetto ad altre produzioni? Innanzitutto la fama guadagnata con Genshin Impact, la quale ormai ha raggiunto picchi stellari coinvolgendo pure Cristina D’Avena. Dall’altro lato però c’è anche un’altra particolarità rispetto a tanti altri, qualcosa su cui Hoyoverse sta puntando da un bel po’ e che ha costretto altri ad adeguarsi: coinvolgere piattaforme di gioco “classiche” invece che affidarsi solo a PC e cellulari. Oggi, su Gacha / Letter, parliamo proprio di questo e del debutto di Honkai Star Rail.
Il classico Star Rail
Per chi non fosse parte di quei milioni di utenti, Honkai Star Rail è un gioco RPG di stampo orientale dove i combattimenti si svolgono a turni. L’ambiente di gioco è esplorabile liberamente nelle fasi di storia e scoperta, c’è una storia principale a far da cardine per l’avventura e un foltissimo cast di personaggi che caratterizza il fantasy spaziale di Hoyoverse. Tutto è ambientato su mondi e astronavi tra le stelle, ognuno con i propri eroi, problemi e panorami da scoprire, esattamente il modus operandi con cui Hoyoverse sta creando le proprie odissee virtuali. A differenza di Genshin Impact qui siamo su lidi più moderni, la tecnologia la fa da padrona e il tono generale si fonda sulla libera esplorazione dello spazio sconfinato tra lotte e amicizie, più che terreni ameni in cui si è quasi pionieri.
Essendo un RPG a turni, Honkai Star Rail rappresenta la definizione più classica della formula gacha di cui abbiamo spesso discusso. Infatti avrete la possibilità di evocare dei membri del gruppo che combatteranno attraverso combinazioni elementali, rapporti di debolezza resistenza e mosse finali da scatenare. Rispetto a Genshin, gli equilibri di forza sono molto più evidenti vista la centralità maggiore del “combattere” e perciò mi aspetto che le unità 5 stelle siano ben più necessarie della controparte fantasy a cui siamo abituati.
Non che questo bilanciamento rappresenti (al momento) un problema per Hoyoverse: le fasi di test del titolo sono andate a buon fine, l’interesse della fanbase pre-esistente è altissimo e la natura del titolo fa avvicinare anche quelli a cui la struttura esplorativa più rilassata di Genshin non piace. I turni si adattano molto bene all’esperienza da telefono, specie se sarà implementato l’autoplay e quindi si permetterà al giocatore di poter accumulare risorse in grandi quantità senza prestare troppa attenzione allo schermo. Sì, è così che molti gacha portano avanti le loro attività ripetitive, ma per me la differenza rimane nell’offrire un’esperienza di combattimento manuale che regala uno spettacolo ben più alto delle mosse al fine del risultato e Honkai Star Rail ha così tanti sistemi o prodezze sceniche da giustificare la vostra attenzione costante.
Da Genshin vengono ereditati poi diversi sistemi, a mio giudizio, funzionanti: l’energia giornaliera per ottenere i materiali di potenziamento, la Pietà nei Banner (settata sempre a 90), le attività Endgame simil Abisso, e via discorrendo, diciamo che sono le fondamenta della formula rilassata da gacha a cui si riferisce la reputazione di Hoyoverse. Il problema è che le unità si dividono per elementi e ruolo, quindi la caccia sarà più serrata e la possibilità di saltare i banner, specie con un meta più definito dalla community, diventerà ben più che rara. Tutto si giocherà sul bilanciamento delle unità non premium, vedendo come possono essere costruite e se è possibile poi potenziarle fino a livelli accettabili, come avviene in giochi come Blue Archive. Sicuramente troverete delle informazioni in giro in questi giorni e, dal canto mio, troverete aggiornamenti nelle Note di Substacks (e relativi pull).
Tutti questi elementi, compreso il fatto che non parliamo di un vero e proprio open world ma di zone esplorabili, rendono Honkai Star Rail la incarnazione ad alto budget delle idee di un gacha super tradizionale, lontano dalla rivoluzione che Genshin ha portato proprio in virtù del suo essere più vicino a un gioco “normale” per console. Se allora il paradigma fu cambiato da Hoyoverse, il 26 aprile la compagnia farà l’esatto opposto trasportando il classico esattamente nel terreno che ha solcato con violenza.
I gacha hanno futuro su piattaforme domestiche?
Quando Honkai Star Rail è stato annunciato su PlayStation sono rimasto onestamente sorpreso. Su PC me lo aspettavo, ormai tante produzioni hanno il client su computer in modo da venire incontro a tutti quelli che utilizzano gli emulatori solo per giocare in comodità a titoli che i loro telefoni fanno fatica a supportare. Ma su console? Un titolo gacha fatto e finito proprio come il manuale vuole? Non lo avrei mai pensato, perfino Zenless Zone Zero (per quanto distante) non ha annunciato di essere in arrivo su console specifiche e quello è un titolo super action che meriterebbe un pad per essere giocato. Questo è l’ennesimo spartiacque da segnare nella storia del genere, almeno a mio giudizio. Non importa più che tipo di progetto è, Hoyoverse è diventato un marchio partecipativo dove i mondi creati sono un’esperienza a cui non si può rinunciare, anche quando pad alla mano è più una trasposizione che un qualcosa di apparentemente natio.
Da un lato questo ci dice che la qualità dei giochi per telefono, in meri termini tecnici sia chiaro, ha raggiunto gli standard almeno minimi per essere considerata su console. Se si riesce a vendere, promuovere e popolare un’esperienza iper classica come Honkai Star Rail, tanto da renderla appetibile a Sony, vuol dire che il mercato di utenti che non si fa problemi sul sistema di monetizzazione che questi progetti utilizzano è diventato ben più grande di quanto lo fosse anni fa. Una volta aperto un varco e dimostrato l’afflusso di giocatori, è solo questione di tempo prima che altre compagnie arrivino a proporre accordi con colossi come Sony o Microsoft o, perché no, anche Nintendo che già sulla sua Switch ha accolto gacha di varia entità, per quanto sporadici. La portabilità della console di Mario però già la rende affine a quello che un tablet può offrire a un amante dei gacha, qui parliamo però di sistemi casalinghi le cui possibilità vanno ben oltre l’intrattenimento da cellulare.
Ricordate quei commentatori urlanti al grido di “Chi gioca su cellulare non è un vero gamer”? Arriveranno a smettere di pensarlo quando non ci sarà più differenza perché i fenomeni che sono su telefono si trasferiranno anche dentro le loro case ammiraglie, quelle che volevano proteggere dai giochini touchscreen e tutto diventerà un unico grande universo di giochi da vivere. Se sulla carta questo non è affatto male, dall’altra la contaminazione porterà l’idea che questo tipo di genere e monetizzazione, il gacha per noi affezionati, è considerata dal pubblico a cui si vendono le cose non solo accettabile, ma perfino apprezzata. Cosa dovrebbe pensare il mercato che vede la pre-registrazione (o tradotto “non vedo l’ora di giocare a questo progetto) di un gacha raggiungere 11 milioni di potenziali clienti? L’unica risposta è investire in modelli economici del genere, non esisterà barriera o zoccolo duro che possa evitare il diffondersi di questo fenomeno sulle console, specialmente se all’orizzonte c’è anche l’altro successo annunciato di Blue Protocol che, per quanto MMORPG, avrà numerose meccaniche gacha al suo interno.
Come non mai è importante informare correttamente, spiegare al pubblico che si vede pubblicare Honkai Star Rail sulla propria dashboard cosa sia esattamente quel gioco tra stelle e signorine dai capelli colorati. Su cosa fare attenzione, sulle possibili trappole da evitare e su cosa significhi la parola “gacha” messa lì come una sorta di aggettivo senza tanto valore. Non sono a favore della settorializzazione, piuttosto sono contento che chiunque possa giocare qualsiasi cosa su una qualunque piattaforma. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare, da parte di chi informa e crea contenuti, prima di essere pronti ad accogliere Honkai Star Rail su PlayStation. Tempo però che non ci sia più tempo utile per farlo: Hoyoverse ha già conquistato il conquistabile.
Quest’oggi la nota audio è tutta dedicata a Honkai Star Rail, è un riassunto spiccio spiccio di tutto quello che serve sapere sul gioco: cos’è, come si collega ad altre produzioni di Hoyoverse, come funzionano i banner e come suggerisco di approcciare le unità da pullare sullo sprint iniziale. Se quindi non ne sapete assolutamente nulla o il testo non vi è bastato, qui trovate un pratico resoconto.
Allontanarsi dalla linea gialla, arriva Honkai Star Rail
Quindi lo devo scaricare e rovinarmi la vita?